Ansia e panico sono termini psicologici ormai entrati nel linguaggio comune per esprimere una situazione di disagio momentaneo o prolungato.
L’ansia come normale esperienza vitale

L’ansia è un’attivazione emozionale che possiamo considerare “fisiologica”. Accompagna alcune circostanze ed esperienze di vita che in qualche modo giungono a interrompere la routine e la tranquillità interiore, allertando in noi un certo movimento energetico.
Tutti abbiamo fatto esperienza dell’ansia, rientra nella normale gestione della vita psichica che si confronta con l’adattamento alla realtà.
In alcuni casi un lieve aumento dell’attivazione emozionale può migliorare le nostre prestazioni, come quando ci accingiamo a confrontarci con una situazione nuova o ci troviamo ad affrontare le normali sfide della vita, un esame, un cambio di lavoro, eventi che richiedono un adattamento.
E’ importante imparare a tollerare una certa dose d’ansia, senza volerla subito eliminare, poiché spesso rappresenta quell’inquietudine vitale che muove la persona verso cambiamenti, piccoli o grandi, che risultano essere evolutivi.
L’ansia come espressione di un conflitto inconscio

Quando fenomeni ansiosi pervadono vari ambiti della vita e influenzano negativamente l’adattamento alle richieste esterne e le relazioni, minacciando pesantemente il benessere psichico interiore, allora diventa necessario andare ad analizzare i contenuti dell’ansia.
Frequentemente l’ansia è l’espressione emotiva di conflitti inconsci, di pulsioni, complessi e istanze della personalità in contrasto o disfunzionali.
Può correlarsi a svolte e a passaggi esistenziali che la persona vive come particolarmente faticosi e che sente di non poter controllare e orientare. L’ansia viene percepita come stress nel momento in cui le risorse per accompagnare i cambiamenti appaiono inadeguate. Si vedano, ad esempio, situazioni di ansia prestazionale, crisi esistenziali, situazioni vissute come minacciose.
L’ansia come espressione di potenzialità emergenti

L’ansia potrebbe talvolta segnalare anche aspetti e potenzialità evolutive e creative, dimensioni di autorealizzazione che la persona fatica a contattare e organizzare per diversi motivi, ad esempio la paura del cambiamento, la presenza di schemi e interpretazioni che ne osteggiano il processo, dubbi sulle personali possibilità.
Le motivazioni inconsce che si frappongono all’esigenza psichica di evolvere e modificarsi andranno analizzate per favorire il naturale sviluppo della persona verso la costruzione di una maggior completezza di sè.
L’ansia come energia e movimento vitale

L’ansia può essere considerata come energia e movimento vitale all’interno del sistema biopsichico.
Viene avvertita come qualcosa che internamente muove energie, fino a essere percepita come un vero e proprio ingorgo energetico. Certo l’ansia si correla con diversi correlati fisici, ma la persona generalmente considera quest’ultimi come la conseguenza di un “qualcosa che avviene internamente”.
Siamo costretti dall’ansia a portare l’attenzione verso la dimensione interna che reclama il nostro ascolto e il nostro sguardo.
Come abbiamo visto l’ansia ha molte valenze che vanno indagate. Dietro all’utilizzo generico di ansia, si celano conflitti, paure, dimensioni disfunzionali, ma anche desideri e potenzialità inespresse. L’ansia va quindi conosciuta nel suo significato più profondo, per giungere a comprendere come si origina e quale sia la sua valenza.
Il sintomo dell’ansia va esplorato e individualizzato, nel senso che può essere compreso e orientato verso una personale costruzione di senso, in cui spesso s’intravede un necessario ampliamento della personalità.
Potremmo dire che il sintomo dell’ansia diventa un segnale di qualcos’altro che va cercato e reso consapevole. In questo processo, e percorso, è di grande aiuto attingere alle immagini inconsce, tramite l’analisi dei sogni o l’immaginazione attiva, che svelano elementi nuovi, inaspettati e utilissimi alla comprensione della psicodinamica dell’ansia.